Igor Scalisi Palminteri è nato a Palermo nel 1973.
Diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Palermo ha esposto in numerose mostre collettive e personali a Palermo e in altre città italiane ed europee. Ha diretto molti laboratori di arti visive pensati per la fascia di età infantile e adolescenziale, molto spesso rivolti a minori a rischio di esclusione sociale.
Ha spesso collaborato con i servizi sociali (USSM). Insignito del premio per la migliore fotografia indetto dal Ministero per l’Alta Formazione artistica e musicale.
Conduce una ricerca che si esprime attraverso diversi linguaggi, dalla pittura alla fotografia e al video, e nell’ultimo periodo con la realizzazione di grandi dipinti su muro, vere e proprie opere di Street Art Pop-olari, come le definisce l’artista, in quanto realizzate per e con gli abitanti.
Elemento costante in tutta la sua produzione - che segna l'evoluzione del suo percorso artistico - è quello della sacralità e dei santi.
Un senso del sacro riveduto/distorto/ambiguo, onnipresente nella poetica dell'artista, con una religiosità dalla forte fascinazione insita in tutte le sue opere. I suoi "santi" moderni sono capaci di ispirare uno strano senso di devozione, attraverso una viva esaltazione della loro umanità.
Se da un lato i santi sono infatti rappresentati come semplici esseri umani, dall'altro Igor si riappropria di alcune icone, e le rielabora, mai privandole della loro sacralità, con un'indagine sulla natura umana e la sua identità.
Tra i suoi interventi più importanti su alcuni muri di Palermo: “San Benedetto il Moro”, “Santa Rosalia”, “Sant’Erasmo”, tutti preceduti dalla “Santa Morte” alla Vucciria. Nel 2020 “io sono te” allo Sperone, “Sant’Ambrogio” a Milano e nel 2021 “non sono solo” all’Università degli studi di Palermo. “Dante e Walther” a Bressanone.
Nel ‘22 in seno al progetto SPERONE 167 dipinge “l’amore non è amato a Lecce”.
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